San Michele Arcangelo apparso a Francesca il 7 luglio 1956
SITO UFFICIALE Eredità d'Amore S.S. TRINITA' Mess. FRANCESCA 7 luglio 1956
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DAL LIBRO DI DON MARCELLO STANZIONE (VAI A ROMA, DEVI VINCERE! FRANCESCA E L'ARCANGELO MICHELE) :   

Francesca è nata ad Oppido Lucano (PZ) il sette luglio 1917 ed è morta a Roma, all’età di 91 anni compiuti, il quattro settembre 2008. Il suo funerale è avvenuto la mattina del 5 settembre del 2008 nella Basilica di Santo Spirito in Sassia a Roma, dove proprio ogni 5 del mese si celebra una messa particolare in onore della Divina Misericordia, quasi (come qualche fedele della serva di Dio osa sussurrare) come se Francesca avesse voluto mostrarci, per.no con la Sua salita al cielo, una  strada da percorrere. L’associazione che si è creata dopo la sua pia morte denominata Associazione delle Mani misericordiose di mamma Francesca Lancellotti (già Associazione Universale Francesca Lancellotti vedova Zotta) ha anche sponsorizzato un documentario-Film sulla vita di Francesca dal titolo “Francesca: lo sguardo di Dio” che sarà presto divulgato.

Francesca era la terza di cinque .gli, di cui tre maschi Antonio, Rocco e Michele e due femmine lei

e Maria Donata. Il padre di Francesca era un proprietario terriero, dal carattere duro (al contrario della madre di Francesca dolce ed affettuosa con i figli) e aveva, come un po’ tutti gli uomini del sud, un maggior riguardo verso tutti i suoi figli maschi.

La vita di Francesca è stata un esempio ed un’eredità di Amore improntata sull’umiltà, sullo spirito di preghiera, di accoglienza, di carità, di sacrificio e di penitenza verso il prossimo. Francesca sin da quando aveva 4 anni faceva a piedi, in qualsiasi stagione, 6 km, tra andata e ritorno, per andare a trovare la Madonna nel Santuario di Belvedere e verso cui ha avuto da sempre una totale devozione, non faceva nulla senza prima rivolgersi a lei. Inoltre sin dall’età di 9 anni Francesca cominciò ad avere dialoghi con Dio Padre Onnipotente.

L’evento dirompente che cambierà per sempre la vita della Serva di Dio accade il sette luglio  del 1956, giorno del suo compleanno, in via del Cervellino n° 70 ad Oppido Lucano: San Michele Arcangelo Le appare e Le parla tra le 9,30 e le 10,00. Quando l’Arcangelo Le apparve, Lei ha sempre detto, per chi ha avuto la grazia di ascoltarla, “Solo Dio poteva darmi la forza di non svenire di fronte a quello che stavo vedendo”. Quella mattina Francesca ebbe un forte mal di testa, così forte da dover chiudere gli scuri delle .nestre ed appoggiarsi sul letto. Mentre si stendeva sentì un ronzio fortissimo, Lei diceva come di un moscone, ed apparve un Angelo ai piedi del letto. Vinse la paura di questa sfolgorante presenza e disse: “Vattene, fuggi lontano da me, tu sei apparso da una cosa bella ma sei il demonio, io vado con il nome di Dio!” e si fece il segno della croce. L’Arcangelo, si avvicinò a Lei e con dolcezza aggiunse: “Non sono quello che credi, ma sono l’Angelo di Dio mandato a te” e Lei “Ma se sei l’Angelo di Dio che risposta mi hai portato” e l’Arcangelo “Sei Padrona, vai a Roma, queste strade saranno piene di gente proveniente da ogni parte del mondo e tu avvicinerai tanta gente a Dio. Devi vincere!” e mentre scompariva con miriadi di sfumature di luci, mai viste prima, e la cui intensità illuminava tutta la stanza, continuò a dire “devi vincere, devi vincere”.

Francesca rivelò anche che il Messaggero Celeste aggiunse che entro 33 anni sarebbe stata costruita La Casa del Signore, riferendosi al luogo dell’Apparizione, ma non sappiamo altro del contenuto del discorso che è rimasto segreto tra Francesca e l’Arcangelo. L’Angelo Le disse “Devi vincere!” ed in effetti Francesca ha vinto per tutti noi, contro tutte le persecuzioni, contro tutte le cattiverie, mostrandoci e donandoci un luogo benedetto e consacrato direttamente da Dio.

Avendo avuto l’ordine da Dio di lasciare tutto e di partire con tutta la sua famiglia, Francesca fece un pellegrinaggio verso Monte Sant’Angelo (FG) il 13 settembre 1957 e riconobbe nella statua ivi presente l’immagine reale dell’Arcangelo Michele che le era apparso. Poi si diresse verso San Giovanni Rotondo (FG), prima di rientrare ad Oppido Lucano, dove assistette ad una messa celebrata dallo stesso Padre Pio. La stessa Francesca raccontava, che ancora soprappensiero per la prossima partenza verso Roma, si sentì trasportare, lasciando quasi il pavimento, verso l’altare dove rimase con lo stesso Padre Pio, che ripetutamente, mentre celebrava, la guardava amorevolmente senza dire nulla. Le guardie e le persone, come stordite ed addormentate, non osarono dirle nulla né tanto meno spostarla. La stessa versione fu confermata da Padre Pio in un’intervista alla radio, ascoltata da diverse persone nel 1993, dove descrisse una donna, di cui nessuno si accorse, che nel 1957, immersa nella luce, era accanto a lui sull’altare ed ivi rimase .no alla completa celebrazione della messa.

Francesca poi nel 1960 vendette quello che aveva e lasciò Oppido Lucano (PZ) alla volta di Roma, dove la Madonna le indicò una famiglia che avrebbe ospitato lei e la sua famiglia per diverse notti. Inoltre la stessa Madonna indicò a Francesca il luogo, uno stabile, dove cercavano un portiere e quindi dove il marito avrebbe trovato lavoro.

Un altro evento fondamentale della vita di Francesca è il 9 aprile 1968 in cui alle 9,30 l’Eterno Padre, come lo chiamava lei, e quindi per noi è da presumere la Santissima Trinità intesa come Dio uno in tre persone realmente distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo, trasmette a Francesca un testamento spirituale di cui è rimasta un traccia importante e che è parte integrante dello statuto dell’Associazione delle Mani Misericordiose di Mamma Francesca Lancellotti, dove dice espressamente che la “la tua vita deve svolgersi così, come quelle di tanti altri uomini ma la differenza in te sarà la presenza costante di me”.

 

 

Per leggere la storia di Francesca umanamente, occorre visitare la sua vita ed i luoghi più significativi dal punto di vista storico e religioso che sono in qualche modo legati al suopersonaggio ed agli eventi soprannaturali che l’hanno accompagnata. Credo che Francescanon abbia mai dimenticato i luoghi dove ha trascorso buona parte della sua vita. Solo nel 1960,dopo aver vissuto quarantatre anni, lascia il suo piccolo paese dell’entroterra lucano, per volontà di Dio, e si trasferisce nella capitale, con stili di vita completamente stravolti. è affascinante vedere lo spaccato della sua vita come un viaggio ricco di spiritualità che conquista. La sua vita è iniziata nel 1917 e si è conclusa nel 2008; è stata spettatrice di un’evoluzione della Chiesa cattolica e di molti snodi cruciali della storia, soprattutto nell’ultimo quarto del secolo XX e dei primi anni del nuovo millennio.

Il 7 luglio 1917 Francesca nasce ad Oppido Lucano (PZ), paesino sperduto della Basilicata, nel contesto storico della .ne della prima guerra mondiale. La situazione economico-politica era stata ovunque sconvolta. Gli impianti produttivi erano andati distrutti, l’agricoltura era priva delle sue migliori forze lavorative, i beni primari erano molto scarsi ed i prezzi aumentavano vertiginosamente mentre il potere d’acquisto scendeva. Inoltre, i salari erano bloccati a causa della riconversione industriale, dalla produzione bellica a quella civile. L’Europa uscì dal conflitto in condizioni di grave instabilità politica ed economica e le perdite umane erano ingenti anche a causa delle varie malattie epidemiche, risultato delle privazioni alimentari ed igieniche subite durante gli anni del conflitto. Tra il 1918 ed il 1920 si diffuse in tutta l’Europa anche la spagnola, pandemia infuenzale che uccise almeno 20 milioni di persone nel Mondo. Le apparizioni mariane di Lourdes sono datate 1858 donando forza spirituale a tutta la comunità cristiana mentre a Fatima, in Portogallo, tre pastorelli (Lucia, Francesco e Giacinta) riferiscono di aver visto scendere una nube dal cielo e, al suo diradarsi, apparire la .gura di una donna vestita di bianco con in mano un rosario, che identificarono con la Madonna.

Nostra Signora di Fatima sarebbe apparsa loro dal 13 maggio al 13 ottobre del 1917 per soccorrere un mondo che correva verso la rovina: questo mondo moderno aveva creduto di trovare la sua libertà proclamando la morte di Dio ed il miracolo del progresso, invece partoriva la prima guerra mondiale e la morte dell’uomo. La Madonna avrebbe invitato tutti gli uomini alla preghiera ed alla conversione, promettendo grazie e perdono e rivelando alcuni segreti riguardanti il futuro dell’umanità. A quasi 3000 km di distanza, dal disegno di Dio scaturisce pure Francesca, con una missione molto particolare, che godrà, durante tutta la sua vita terrena, della presenza costante della S.S.Trinità.

Nel 1921, con la caduta dei prezzi, anche la borghesia si trova in dif.coltà. Francesca (il cognome Lancellotti deriva da una radice nobiliare presente nel paesino) è benestante, sebbene il padre emigri in America, in varie epoche, ma rientri per comprare terre e lavorarle. Questa data è un punto di svolta economica e politica, perché la crisi economica legata all’in.azione e allo spostamento del reddito, con una forte tensione sociale, genera l’avvento del fascismo. Furono anni segnati da una profonda crisi sociale ed economica. Nel 1921, Francesca ha 4 anni e va a piedi sul monte di Belvedere a trovare la Madonna. La vede e dialoga con lei. Nel 1924, l’assassinio del deputato socialista Matteotti fece vacillare il governo fascista. Mussolini, nonostante tutto, riuscì comunque a mantenere il potere e ad instaurare la dittatura, abolendo ogni libertà costituzionale. Il 9 aprile 1926 Francesca vede e parla per la prima volta con  l’Eterno Padre. Sente la voce della Santissima Trinità.

Nel 1940, all’inizio della seconda guerra mondiale, Francesca ha 23 anni ed è una donna sposata, come le aveva predetto la Santa Vergine. Sono anni duri per sbarcare il lunario che ci conducono sino alla .ne della seconda guerra mondiale. La vita dell’epoca, in un paesino lucano, è descritta molto bene nel libro di Carlo Levi “Cristo si è fermato ad Eboli”. Il titolo di questo libro spiega infatti che ad Eboli, città in provincia di Salerno, si ferma la “vita umana”, la civiltà, la storia, il progresso e la libertà chiamate dall’autore in modo metaforico “Gesù”. Levi descrive la storia del suo esilio in Lucania e l’incontro con la realtà contadina del Sud, arretrata e costretta a vivere in condizioni di miseria e di ignoranza.

In questo paesaggio brullo e bruciato dal sole, si armonizzano persino folle di bambini denutriti, scheletrici e condannati sin dall’infanzia alla malaria e a una vita di disumani patimenti; i contadini di Lucania sono “uomini” dimenticati dallo Stato, dalla civiltà e dalla religione che considerano la magia un mezzo di difesa contro i mali .sici che li af.iggono da ogni parte. La magia, infatti, appare come una panacea coltivata come estrema illusione per dominare gli eventi del fato. La magia domina le case e non lascia spazio ad un Dio che si è “dimenticato” degli ultimi. Nessuno mmagina però che proprio questo Dio avesse donato loro Francesca, che all’alba della ricostruzione a 28 anni. In un paese così sperduto della Lucania, dedito alla superstizione ed alla magia, vi  una donna con un potere di preghiera così forte da poter aiutare le persone, da poter intercedere per loro. Un donna sola contro tutto ed incompresa dalle istituzioni (sociali e ecclesiastiche) che ama solo Dio in modo incondizionato.

Siamo nel 1944, anno in cui suor Lucia mise .nalmente per iscritto la terza parte del segreto di Fatima che, dopo una lunga attesa, fu divulgato solo il 26 giugno del 2000. Nel 1946 nasce la  epubblica e l’Italia vive ancora dif.coltà di tipo economico. Finalmente arriva il 7 luglio 1956,  giorno del compleanno di Francesca, che compie 39 anni. Verso le 9,30 del mattino, mentre sta lavorando nella sua casa di via Cervellino ad Oppido Lucano, le appare l’Arcangelo Michele. L’Arcangelo, in questo contesto storico fatto di miseria e grandi sacri.ci, le dice di lasciare Oppido Lucano e di farlo tra le mille incertezze e le dif.coltà che l’Italia attraversa. Il 1956 è la data del simbolo del cambiamento della vita dell’umanità. L’Ungheria del 1956, ad esempio, è soffocata  dai carri armati sovietici. Ai cittadini di Budapest viene presentato presto uno scomodo conto per quelle intemperanze, oltre alle proprie memorie calpestate e ad una città distrutta, le loro gesta portarono un solo cambiamento: la statua di Stalin venne sostituita con quella di Lenin. Nel 1957 Francesca va in pellegrinaggio a Monte Sant’Angelo e da Padre Pio, dove assiste ad una messa e dove lo stesso frate da Pietralcina la riconosce come un essere mandato da Dio. Nel 1960 Francesca lascia tutti i suoi beni e si trasferisce a Roma con la sua famiglia. L’anno segna l’inizio del boom economico dell’Italia, periodo di nuovo e grande sviluppo. Anche la popolazione della penisola aumenta con un boom demografico senza eguali. La storia della seconda metà del ventesimo secolo sta per cambiare e sarà in gran parte dominata dal confronto tra Stati Uniti e Unione Sovietica, le due uniche grandi potenze emerse dopo la  fine della seconda guerra mondiale. In anni di “guerra fredda”, la sostanziale stabilità di questo nuovo sistema bipolare di relazioni internazionali porterà ad un equilibrio del terrore. Nell’umanità viene instillata radicalmente la costante paura che un conflitto aperto tra le due “super-potenze” si sarebbe trasformato in una guerra nucleare senza vincitori. Il 1968 fu una vera e propria rivoluzione culturale che ha portato un profondo cambiamento nel vissuto sociale. La diffusione giovanile del movimento ha prodotto cambiamenti radicali nel costume, dalla musica al cinema all’abbigliamento, nei rapporti sociali e interpersonali, in quelli tra padri e .gli. Per non parlare del linguaggio, dei diritti del bambino e del giovane. In questo contesto Dio dice a Francesca parole inconsuete del tipo “L’amore a volte può farvi prigionieri di un cuore, da quel cuore Io vi farò uscire per rendervi liberi e sarete un cuore solo con Me. Nel mio Cuore mi ascolterete, nel cuore vostro lo parlo e vi dico quale è il bene vostro. Il bene che vi voglio dare è udire la mia voce sempre”. Oppure “la differenza in te sarà la presenza costante di Me. Quello che farai sarò lo a volerlo, nulla avverrà a caso, è tutto preparato da Me … Io saprò rendere autorevole la tua parola; l’autorità ti è data per avere amato coloro che lo ti inviai malati, per la non conoscenza di Me … ma Io non servo coloro che vogliono essere serviti con la .nzione di servire Me. In realtà questi uomini mi vorrebbero al loro servizio perché sanno quanto Io sia Potente. Essi sanno che tutto è nelle mie mani e allora si inchinano a Me. Il loro inchinarsi è riconoscere la mia onnipotenza; la mia presenza. Ma questo inchinarsi a Me, questa maniera non è quello che Io voglio. Preferisco coloro che non s’inginocchiano davanti a Me, solo perché non sanno quanto Io posso. Questi sono meno responsabili.

Da costoro potrei ottenere molto se mi facessi conoscere”. Questi spunti lasciano forse perplessi ma

questo signi.ca che l’Eterno Padre, essendo costantemente presente in Francesca, dirigeva ogni suo

respiro ed ogni suo passo, in un contesto storico di delirio di onnipotenza ed epoca in cui addirittura

il 20 luglio 1969, Neil Armstrong, comandante dell’Apollo 11, atterra sulla Luna nell’ambito della

gara spaziale” che si stava svolgendo tra Stati Uniti ed Unione Sovietica.

L’11 settembre 2001 segna un punto epocale di svolta nella storia dell’umanità: com’è cambiato il mondo dopo la caduta delle “torri gemelle” a New York, dove esso stia andando, sono le domande

che tutti ancora si pongono. Nel frattempo Francesca continua la sua opera di avvicinamento della gente a Dio in contestuale opera di altre .gure che lasciano il segno come Madre Teresa di  Calcutta ed altri mistici e santi del mondo. Francesca anticipa gli eventi terroristici del 2001 ammonendo, in tempi non sospetti, le persone ed avvertendo di stare attenti, di rincasare presto la sera perché i tempi stanno cambiando. Francesca .nisce la sua missione in questo mondo il 4 settembre 2008 a Roma mentre gridava al mondo stesso che Dio avrebbe lasciato presto solo un terzo dell’umanità, i migliori, i più buoni e che Dio non sopportava più la crudeltà dell’uomo, il cinismo della cultura dell’eccesso, dello spreco del cibo (che veniva buttato nei cassonetti), mentre le persone morivano di fame, di sete per una corsa insana e demoniaca verso il potere assoluto.

La vita di Francesca pone a tutti una profonda riflessione ed evidenzia quanto sia necessario eurgente richiamare l’attenzione delle persone sui messaggi che il Cielo ci invia, messaggi di fede, amore e speranza ma talvolta anche di severo ammonimento agli uomini per i loro peccati e la loro lontananza da Dio. Tali rivelazioni possono rappresentare per il credente un nutrimento della fede e della carità mentre per un non credente la .amma di una speranza.

Comprendere la storia della vita di Francesca legata agli eventi della umanità è il tentativo, speriamo riuscito, di comporre un mosaico, per quanto possibile convincente e attendibile, di ciò che l’umanità ha vissuto in una logica di Dio che cerca di rendere l’uomo consapevole della gravità degli ammonimenti che vengono dati all’umanità.

 

 

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